Partivano assieme da Napoli e da Giugliano in Campania per pianificare e realizzare le loro truffe: 42 episodi nella capitale nel corso dello scorso anno con la tecnica del finto nipote in difficoltà economiche per ottenere denaro e gioielli. Il primo di 54 anni, il secondo di 25 che sono stati arrestati dopo una indagine lunga e fitta che aveva colpito anziani indifesi che più erano indifesi e più venivano colpiti
I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese hanno agito con determinazione su delega della Procura della Repubblica di Roma e hanno arrestato una persona a Giugliano in Campania posto all’obbligo di dimora ed un altro uomo di Napoli dopo aver assieme pianificato ed eseguito una serie di truffe nei confronti di anziani avvenute lo scorso anno a Roma. Il primo arrestato è un uomo di 54 anni, gravemente indiziato per reati di truffa aggravata, furto in abitazione, utilizzo fraudolento di carte di credito e quattro casi di estorsione in danno di persone anziane, per un totale di diciannove episodi delittuosi. Episodi messi a segno tutti nella capitale tra gennaio e marzo del 2023.
L’altro soggetto, che ha invece ricevuto le misure cautelari a Napoli, ha 25 anni e per lui ci sono seri e documentati indizi circa il reato di truffa aggravata in danno di anziani, per un totale di 42 episodi nelle provincie di Roma, Viterbo, Salerno, Napoli e Caserta, tra gennaio e luglio 2023. Le indagini furono avviate nel mese di gennaio 2023 all’indomani di una denuncia sporta da una delle vittime. Un lavoro paziente che è arrivato fino al settembre dello stesso anno attraverso l’acquisizione di dati di traffico telefonico e telematico. Ma vi sono stati anche accertamenti bancari, attività di intercettazione telefonica, acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Tutto per consentire di raccogliere tanti gravi elementi indiziari sui due indagati.
Il collaudato modo di agire era ricco di varianti tanto che i due sono indiziati di avere utilizzato vari espedienti tra cui quello del “finto nipote in difficoltà economiche per pagamenti insoluti o a seguito di incidente stradale” e del “finto avvocato o rappresentante delle forze dell’ordine”, con cui carpivano la fiducia e disponibilità delle vittime, tutte persone anziane, spesso con patologie e in condizioni fisiche che ne limitavano la capacità di reagire e respingere le richieste dei truffatori: questi poi si introducevano in casa, facendosi consegnare denaro e gioielli. L’indagine, nel corso della quale sono stati eseguiti dai Carabinieri tre arresti in flagranza di reato, tutti convalidati, e una perquisizione delegata dalla Procura presso l’abitazione di un indagato, ha consentito di ricostruire e documentare un volume d’affari illecito di circa 500mila euro.
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