Un padre che fu saldatore specializzato il cui “odore” della tuta da lavoro che indossava in fabbrica Leandro Limoccia lo ha ancora impresso nella sua memoria olfattiva. Una madre bidella di scuola pubblica che le ha dato ed insegnato dolcezza, pacatezza e dato tutto il supporto che occorreva. Nato il 9 maggio del 1962, Leandro Limoccia ha fatto dell’impegno civile e culturale le sue stelle polari. Anima e guida del Presidio Libera che è a Portici sin dal 2014, conobbe Luigi Ciotti e assieme a lui e ad altri fecero muovere i primi passi a Libera in Italia di cui è stato anche vicepresidente nazionale. La seconda tappa del mio “Viaggio nel mondo di Libera Campania” l’ho fatta a Portici, popoloso e denso comune della provincia di Napoli che si affaccia sul mare e detiene primati variegati.
di francesco de rosa
L’unico Presidio di Libera in Italia che ha sede presso un bene confiscato alla camorra è a Portici in quella villa Fernandes che è a via Diaz, cuore di una città di mare con una delle più alte densità abitative. Una villa divisa in parti tra la dependance dell’impegno civile ed altri spazi centrali usati per fini e scopi assai meno nobili che il governo della città ha deciso di attivare proprio lì. La prima “resistenza” inizia qui per chi di resistenze ne ha fatte sin dai tempi della sua giovanissima militanza nel Partito Comunista Italiano con la FGCI o con tanti altri sodalizi associativi uniti unicamente nel nome della legalità e della buona pratica politica. Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Gianfranco Nappi ma ci sono tanti altri nomi tra quelli con cui l’ingraiano, come lui stesso si definisce, Leandro Limoccia ha fatto pezzi di strada assieme importanti e significativi. “Arruolò” alle stesse cause, ad un certo punto, persino l’amore della sua vita, una ragazza splendida di nome Giovanna con cui ha dato al mondo figli e tante utopie fantastiche di militanza e di impegni attivi che portano avanti assieme come fosse il primo giorno.
A Portici, per la mia seconda tappa del “Viaggio nel mondo di Libera Campania” ci sono arrivato consapevole di ciò che avrei trovato. Se vuoi imparare a fare associazionismo e un Presidio di Libera come si dovrebbe fare ovunque devi venire qui a Portici e osservare Leandro e gli altri trenta ma anche tutte le altre associazioni che sono in sodalizio e collaborazione con il Presidio di Portici. Una trentina di protocolli d’Intesa attivi che Leandro Limoccia ha voluto siglare con vari enti pubblici e privati per farsi fermento, rete e lievito in una città che pure ha tanti fermenti, reti, sogni, bisogni ed abitanti. Nella dependance di Villa Fernandes a via Diaz l’atmosfera è quella giusta. Ci arrivano cittadini per chiedere medicinali, abiti in buono stato o persino nuovi, i pacchi del banco alimentare che arriva qui. C’è il dentista, l’oculista ed altri professionisti che arrivano qui, mediamente, una volta a settimana per dare il primo e spesso risolutivo supporto a chi ha bisogno e non può pagare. Ci sono i ragazzi giovanissimi dell’Orchestra Note Legali.
Il dialogo con Leandro Limoccia è fitto. Non mena vanto di nulla l’ex “ragazzo di Berlinguer“. Non scredita, non punta nessun dito. Piuttosto esorta ad un altro modo di fare politica attiva e partecipazione. Intanto nel Presidio di Portici la rete è concreta. C’è l’esperienza della Chiesa valdese e metodista, quella dell’Associazione per la difesa del cittadino, quella di tante altre militanze e connessioni, sigle e valori civili che fanno sodalizio con il resto del mondo. Un’intervista a tutto tondo con lui e con gli interventi degli altri volontari che fanno capire il senso della partecipazione. Di che cosa ha bisogno Libera Campania per volare più in alto ancora? Come vincere la pigrizia dei tanti che non hanno più voglia di partecipare a nulla? Come li convinci? Basterebbe, in realtà, che si facessero un breve giro da queste parti per avere molte risposte e capire quanta, anche, bellezza e quanto senso della comunità danno certi impegni. Che sono gratuiti e non si fanno mai per avere un proprio personale tornaconto. Il resto lo affido alla visione della intervista che segue. Dirà molto di più con molti altri dettagli.
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