All’inizio del gennaio 2019 “il Fatto Quotidiano” riportava, poche ore prima, alcuni dettagli su una produzione, prodotta per il “Nove” un canale televisivo che mette in palinsesto programmi assolutamente interessanti dedicati, in questo caso, anche ad un tema così delicato come la cattura di un capo clan come Michele Zagaria. “La più importante operazione antimafia in Campania negli ultimi dieci anni, raccontata per la prima volta – anticipa “Il Fatto Quotidiano” – dalla voce di chi quell’operazione l’ha diretta e condotta in prima persona”. E cioè il magistrato impegnato in prima linea Catello Maresca. Nato a Napoli il 25 maggio 1972, Catello Maresca è entrato in magistratura nel luglio 1999 ed esercita l’attività di pubblico ministero negli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, dove è stato assegnato prima alla sezione competente per i reati finanziari e di criminalità economica e dall’ottobre 2007 alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
“Il giorno del giudizio, come ho catturato l’ultimo dei casalesi”, è il documentario in due puntate qui proposte entrambe che ha raccontato diversi aneddoti dalla voce diretta di chi quella operazione la seguì dal primo all’ultimo istante. Compresi i momenti di sconforto quando di Zagaria non si riusciva mai a saperne i movimenti. Il magistrato stesso così rivelò alcuni dei dettagli della caccia all’ultimo dei capi della camorra: un’indagine piena di colpi di scena e depistaggi che consentirono di stanare Zagaria nel suo bunker il 7 dicembre del 2011. Catello Maresca ripercorre i luoghi chiave e le fasi cruciali dell’investigazione – in un contesto fatto di omertà, riciclaggio di denaro, racket e omicidi – con le intercettazioni ambientali e telefoniche originali e le immagini dei pedinamenti.
Una grande testimonianza d’impegno professionale ed investigativo trasportato nello stile narrativo del racconto cinematografico “Il giorno del giudizio”, fu firmato da Giovanni Filippetto, prodotto da Nonpanic per Discovery Italia, a cura di Massimo Righini. Giovanni Filippetto, Gianluca De Martino e Catello Maresca scrissero i dialoghi ed il racconto cinematografico. Il documentario fu diretto da Alessandro Tresa. Violante Bartalucci ne fu la produttrice esecutiva con Nonpanic.
Ve lo riproponiamo qui affinché si capisca quale delicato e lungo lavoro c’è dietro la cattura di un boss di camorra come Michele Zagaria.